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Un racconto lungo e sette brevi per illuminare altrettante vite inquiete. Una scrittura noir che fruga nel lato oscuro di ciascuno di noi e mette in scena i fantasmi della mente: la gelosia, lo scoramento, la disillusione, la fragilità, la rabbia, l'invidia. Un teatro interiore fatto di passioni trattenute che esplodono d'improvviso e squarciano la quotidianità. La banalità del male sta tutta lì, nella casualità di un gesto che pare quasi dolce e inconsapevole: una spinta sul bordo di un lago, due colpi di coltello che sorprendono tanto la vittima quanto l'aggressore.